Cranio

 

Ampio in larghezza con le pareti laterali leggermente convesse. Convesso visto anche di profilo. Gli assi longitudinali superiori del cranio e del muso sono leggermente divergenti, fattore che conferisce un profilo della testa leggermente convesso. Le arcate sopracciliari sono moderatamente accennate. Il solco medio-frontale è poco marcato. La cresta occipitale è appena visibile.

Come s’è già accennato in precedenza, manca nello Standard la quantificazione della larghezza del cranio. Che debba essere largo è chiaro, ma quanto?

L’indicazione in tal senso ce la dà lo Standard del 1958 dal quale si apprende che “la larghezza bizigomatica del cranio deve essere leggermente superiore alla metà della lunghezza totale della testa” per cui, sapendo che anche la lunghezza del cranio è leggermente superiore alla metà della lunghezza totale della testa, se ne ricava che il cranio del Pastore Maremmano-Abruzzese è pressoché tanto largo quanto lungo.

Quando si parla di pareti laterali del cranio dobbiamo considerare insieme le tempie, gli zigomi, la regione masseterina e le orecchie, e perché si possa parlare del loro profilo bisogna prendere in considerazione i muscoli di queste sotto regionipiù che le loro basi anatomiche ossee. Il profilo leggermente convesso delle pareti laterali del cranio implica che soprattutto il muscolo temporale, tutti gli auricolari e il massetere devono avere uno sviluppo tale da protendersi leggermente fuori dal margine laterale della fronte. Lo sviluppo di questi muscoli, però, non deve essere eccessivo, quindi la convessità del profilo non deve risultare esagerata in quanto i muscoli masticatori si sviluppano a detrimento della lunghezza di tutta la testa. Non a caso riscontriamo un importante sviluppo dei muscoli masticatori nelle razze brachicefale.

Anche il profilo superiore del cranio deve essere convesso, e questo sia che lo si guardi frontalmente che lateralmente. Tale convessità deve essere riconducibile a un arco a grande circonferenza, pulito e senza alcuna interruzione né spigoli. La convessità dei due profili (laterale e frontale) del cranio presuppone certamente una scatola cranica pure essa convessa che è condizione necessaria perché non si sviluppino esageratamente i muscoli masticatori. E qui ci colleghiamo al profilo leggermente convesso delle pareti laterali del cranio di cui si è detto prima.

Considerando il profilo laterale, invece, un ruolo determinante perché si possa avere un profilo leggermente convesso lo recitano le arcate sopracciliari moderatamente accennate e, soprattutto, il comportamento leggermente divergente degli assi cranio-facciali. No quindi a profili superiori del cranio a cupola o, difetto ancor più grave, rettilinei. Il profilo superiore del cranio, infatti, rappresenta una delle poche peculiarità che distinguono la nostra razza dai cugini Kuvasz ungherese e Cuvac slovacco i quali sono caratterizzati dalla sommità del cranio pressoché rettilinea.

Della leggera divergenza tra loro degli assi superiori del cranio e del muso va detto subito che essa riveste un’importanza fondamentale, la nota basilare di tipo per il Pastore Maremmano-Abruzzese. Tanto più che a tale comportamento assiale superiore della testa sono collegati la posizione e la forma dell’occhio, la consistenza dello stop e il comportamento degli assi laterali del muso. Ecco perché nessun pregio potrà compensare la non corretta leggera divergenza degli assi cranio-facciali in un soggetto della nostra razza.Su questo punto mi sento di fare una raccomandazione: non si deve pensare che, se la leggera divergenza è un grande pregio, una maggiore divergenza costituisca un pregio grandissimo; verrebbe vistosamente compromessa l’espressione di razza in quanto inevitabilmente lo stop tenderebbe a scomparire del tutto, gli occhi tenderebbero a una posizione ultra-laterale e il muso diverrebbe appuntito. Non è che, se il caffè con una zolletta di zucchero è buono, con cinque o sei zollette diventi buonissimo. Certamente difetto ben più grave, da squalifica, è la convergenza degli assi cranio-facciali.

Le arcate sopracciliari devono essere poco sviluppate purché visibili e rilevabili. Quest’ultima precisazione è molto importante perché si vedono sempre più spesso teste con l’arco sopracciliare molto depresso per via dell’esagerato sviluppo del muscolo temporale che invade l’arco e ne impedisce l’appropriato rilievo.

L’esagerato sviluppo dei seni frontali, al contrario, si accompagna sempre a un solco medio-frontale troppo pronunciato che porta a una divisione troppo netta e fastidiosa della fronte. Si ricordi che la sutura metopica ideale del Pastore Maremmano-Abruzzese deve essere leggermente marcata nel tratto anteriore della regione frontale per assottigliarsi verso l’indietro (aboralmente) fino a scomparire del tutto già a metà del cranio. L’attenzione su questo punto deve essere massima anche perché la sutura metopica netta e ben evidente è carattere distintivo del Kuvasz.

La testa si raccorda con il collo continuando armoniosamente l’arco del profilo superiore del cranio, senza salto nucale né altre interruzioni. Ciò si verifica perché la cresta occipitale è appena visibile. A tal proposito va precisato che l’apofisi dell’osso occipitale, considerata come base anatomica ossea, è sempre molto sporgente in tutte le razze, compresa la nostra. Quel che cambia in base al tipo di testa è la sua maggiore o minore percettibilità dall’esterno per il minore o maggiore sviluppo della muscolatura sovrastante. Ai lati della cresta occipitale, infatti, si trovano le profonde fosse temporali che vengono riempite dal muscolo temporale e da sovrastanti fasci di altri muscoli, compresi quelli importanti per la robustezza del collo e per la rigidezza della linea dorsale, onde per cui è facile comprendere l’importanza di una cresta occipitale poco rilevata in quanto indice di muscoli e legamenti molto sviluppati. Al contrario, la cresta occipitale protesa è chiaro sintomo di massa muscolare debole e poco sviluppata, con la conseguenza di un salto nucale, nel raccordo testa-collo, visibile anche in una razza a pelo lungo come la nostra. Un Pastore Maremmano-Abruzzese con la nuca scarna ed evidente non avrà mai un collo forte e muscoloso.