RELAZIONE PROGETTO PILOTA AL 31/12/2018

Ha preso il via il Progetto Pilota finanziato da ENCI  per l’assegnazione , l’introduzione e il successivo monitoraggio di una dozzina di cuccioli ceduti a titolo gratuito ad aziende agricole toscane da allevatori appartenenti al Circolo Del Pastore Maremmano Abruzzese.

Dopo una lunga fase ricognitiva iniziata a fine 2016 e protrattasi nell’anno successivo, nella quale sono stati presi contatti con tutte le realtà locali coinvolte (associazioni agricole, ambientaliste, Istituzioni regionali ed operatori impegnati nel monitoraggio e nella gestione del lupo) , nei primi mesi del 2018 è stato siglato un accordo con ARAT (Associazione Allevatori della Toscana) per la selezione delle aziende situate in aree critiche, già interessate da attacchi di lupi, disponibili ad inserire cani di guardiania

Va osservato che la Toscana è la seconda regione italiana per numero di ovini e che per le sue modalità l’allevamento praticato, talvolta prevede il pascolo estivo anche notturno, si è mostrato piuttosto esposto nei confronti della forte ripresa del lupo, che in questa regione ha potuto espandere la sua presenza sia per le caratteristiche del territorio, che per la grande quantità di prede disponibili, in specie ungulati.

Da qui quindi la decisone di ENCI, condivisa dal CPMA, di dar corpo a questo progetto in un’area tra le più calde, caratterizzata da un elevato conflitto sociale, finalizzato alla diffusione del cane da guardiania, con una valutazione empirica della sua efficacia in termini di deterrenza, attraverso l’osservazione delle sue interazioni con il gregge, gli umani e la fauna selvatica, anche con l’ausilio di radiocollari.

Inoltre con questa iniziativa il CPMA potrà ulteriormente verificare i risultati raggiunti in questi anni nella conservazione ed il rafforzamento dell’attitudine alla funzione dei propri cani, sulla base della memoria millenaria di razza e di una valorizzazione dei fattori ambientali e relazionali.

Il progetto vede impegnati con compiti diversi Valter Grossi e Mauro Di Fonzo per il settore lavoro del CPMA, la dottoressa Silvia Dalmasso veterinaria/etologa, esperta in cani da guardiania, come responsabile scientifico, il dott. Gabriele Stagi, tecnico faunistico, che seguirà i monitoraggi sul campo e il dott. Duccio Berzi, Presidente di Canis Lupus Italia, per i rapporti con ARAT, le Istituzioni locali e l’individuazione delle aree critiche.

L’11 febbraio 2018 sono stati consegnati i primi due cuccioloni all’Azienda Agricola di Graziano Siotto di Castelnuovo Val Di Cecina (PI), provenienti dai due soci del CPMA , Alice Delmonego di Ala di Trento e dalla appassionatissima Petra Frondelius, che ha portato la sua cucciolona dalla lontana Finlandia.

A seguire il 27 marzo ne sono stati ceduti tre all’azienda di Tommaso Bilanceri di Barberino Del Mugello, altri due il 16 aprile all’allevatore di ovini Francesco Espis di Castelfiorentino, provenienti questa volta da altri due soci CPMA, l’Allevamento Del Velino Sirente di Santa Jona di Ovindoli (AQ) e dalla Fattoria Bosco di Rovo di Tommaso Brembilla, di Serravalle Pistoiese (PT).
Infine, almeno per questa fase, è previsto nelle prossime settimane l’arrivo di due cuccioli presso la Società Agricola Amaldea di Polidori Stefano, sita in Montemurlo (PO), che saranno forniti dal socio CPMA Marco Carbonara di Acquapendente (VT).

Tutti i soggetti, cresciuti in ambiente rurale e già socializzati con ovini, non hanno presentato particolari problemi nella fase di inserimento e a distanza di qualche settimana o mese dal loro arrivo nelle aziende ovine stanno comportandosi all’altezza delle migliori aspettative.

Nel settembre del 2018 è previsto un evento divulgativo del progetto con gli allevatori di ARAT presso l’Oasi WWF di Gabianello, prima della fine dell’anno sarà completata la cessione dei cani, mentre quelli già consegnati  saranno visitati ad intervalli regolari e nel 2019, come previsto dal protocollo, si svolgeranno i monitoraggi e la raccolta dei relativi dati.