Doverose precisazioni

Doverose precisazioni

In ordine alle polemiche e discussioni dell’ultimo periodo, il Consiglio Direttivo del Circolo del Pastore Maremmano – abruzzese sente il dovere di fare alcune precisazioni, rivolte soprattutto a chi, principalmente sui social, quelle discussioni ha inteso strumentalizzare, dimostrando di non conoscere la storia moderna della nostra associazione.
Ribadiamo con forza che l’attuale Direttivo agisce nel solco tracciato dalla presidenza Allemand che aveva posto al centro della propria politica la rivalutazione della funzione del cane come protettore del gregge e i controlli sanitari e caratteriali per i cani da esposizione.
Su questa linea l’attuale dirigenza ha istituzionalizzato il settore Lavoro che ha emanato un protocollo per l’affido di cani con pedigree alle aziende ovine, sottoscrivendo accordi con Enti pubblici, soprattutto del nord Italia, consentendo la diffusione del pma, come cane da lavoro, anche in zone nelle quali mancava la cultura del cane da guardiania.
Il Cpma ha chiesto ed ottenuto da Enci un finanziamento per la concessione, a titolo gratuito, di cuccioli  ad allevatori di ovini residenti in zone di particolare criticità per la presenza del lupo. A tale progetto é stata affiancata l’organizzazione  di corsi di formazione per i Pastori e la redazione di uno studio scientifico sul comportamento dei nostri cani.
A dimostrazione che anche l’aspetto espositivo non é certo quello che alcuni descrivono, per l’accesso al campionato Italiano di bellezza, il Cpma si é impegnato ed ha ottenuto la reintroduzione del Test morfo Caratteriale, con esame displasia dell’anca e del gomito e  deposito dna.
L’Enci che aveva, a nostro modo di vedere, sbagliato ad eliminare il tmc nel 2007, si é dimostrata attenta alle nuove istanze del cpma e alla tutela della razza, andando anche oltre. Ha infatti richiesto l’elaborazione di un test di non aggressività sugli ovini che a breve potrebbe diventare obbligatorio per l’accesso al campionato di bellezza.
È evidente quindi come vi sia stretta connessione, nella gestione del club, tra funzione originaria del cane e l’aspetto  espositivo e morfologico, senza nessuna preferenza per per i cani semplicemente belli e volgarmente definiti “da ring”.
Il grande rispetto per la storia del nostro cane ha anche portato alla votazione in Assemblea dei soci della richiesta del cambio del nome, alla cui base c’è il lavoro di una commissione di esperti, tra i quali Sandro Allemand, la cui relazione é stata fondamentale per la scelta della denominazione “Cane da pastore Abruzzese”.
Sicuramente tutto quanto descritto con un  grande impegno profuso per iniziative complesse, ha fatto registrare errori in altri settori, come quelli della comunicazione e poche iniziative sono state rivolte all’inclusione di nuovi soci e al riavvicinamento di vecchi soci allontanatisi dal club.
Il nuovo Direttivo dovrà certamente lavorare di più sul rapporto con i soci ed essere maggiormente inclusivo, anche svolgendo iniziative volte a preparare i nuovi appassionati ad un corretto approccio alla cinofilia moderna.
Il Consiglio, nella speranza di un rasserenamento del clima intorno alla nostra razza, augura a tutti un buon Natale ed un felice 2019.